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      Nello stesso stretto di Macassar a circa 2° di latitudine sud, esistono parecchie piccole isole con secche di corallo che fanno sporgenza.
      Esso ha pure (secondo vecchie carte di Dalrymple) delle numerose piccole superficie di corallo che non raggiungono il livello dell’acqua e s’abbassano bruscamente da 5 a più di 50 tese; non sembrano avere alcuna struttura in forma di laguna. Esistono delle simili secche di corallo un po’ più al sud, e alla latitudine di 4°55’ ve ne sono due, come appare dalle notizie fornite dai recenti viaggi, in modo da figurare un banco annulare avente dell’acqua profonda all’interno: Tuttavia il capitano Moresby, che era ultimamente in questi paraggi, mette in dubbio questo fatto, e perciò le ho lasciate senza colore. Nello stesso tempo però desidero di far osservare che queste due secche si avvicinano più alla struttura atollica che qualsiasi altra dell’Arcipelago delle Indie Orientali. Al sud di queste secche, vi sono altre basse isole e banchi di corallo irregolari, e nella grande superficie marittima situata al nord della sviluppata catena vulcanica da Timor a Giava abbiamo altre isole, come Postillions, Kalatoa, Tokan-Bessees ecc., le quali sono in massima parte basse e circondate di banchi distanti ed assai irregolari. Dalle carte imperfette che ho esaminate, non sono stato capace di decidere se essi appartengano alla classe degli atoll o delle barriere, o se essi orlino semplicemente delle secche sottomarine e delle terre in leggero pendìo a mo’ di frangia.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





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