Arcipelago delle Filippine. – Una carta su grande scala del banco di Appoo, situato presso alla costa sud-ovest di Mindoro è stata fatta dal capitano D. Ross: esso ricorda la forma di un atoll, ma con dei contorni piuttosto irregolari; il suo diametro è di circa 10 miglia; esistono due passaggi ben caratterizzati, i quali conducono nella laguna; all’esterno e tutto intorno al banco non si tocca fondo a 70 tese; colorato in azzurro. – Mindoro: la costa nord-ovest è rappresentata in parecchie carte come frangiata da un banco; e Horsburgh dice (vol. II, p. 436) che l’isola Luban «è orlata da un banco». – Luzon: Cuming, che in questi ultimi tempi ha studiato con tanto successo la storia naturale delle Filippine, m’informa che ad una distanza di circa 3 miglia dalla costa, al nord della punta S. Iago, l’isola è frangiata da un banco, come lo sono le Three Friars davanti alla baia Silanguin. Fra la punta Capones e Playa Honda la costa è «orlata da un banco di corallo che si estende quasi per 1 miglio in alcune località» (Horsburgh); e Cuming visitò alcune scogliere frangenti sopra altre parti della costa, cioè presso Puebla, Iba e Mansinglor. In vicinanza della baia Solon-solon, la costa è vestita (Horsburgh, vol. II, p. 439) di banchi di corallo che si estendono molto: esistono pure dei banchi presso agli isolotti situati davanti Solamague, e come ne fui informato da Cuming, presso Santa Catalina ed un po’ al nord di essa. Sò dal medesimo viaggiatore che vi sono dei banchi alla punta sud-est di quest’isola di fronte a Samar, i quali si estendono da Malalabon a Bulusan.
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