I, pag. 161) descrive un’apertura che attraversa il banco e nel quale trovasi uno spazio per alcuni pochi battelli soltanto. La sua altezza, come me lo assicura il dottor Allan, è di circa 3500 piedi; è assai scoscesa ed è composta di granito, di diorite e di quarzo; colorata in azzurro. – Mohilla: al lato sud di quest’isola vi è un ancoraggio fra un banco e la costa della profondità di circa 30 o 40 tese (Horsburgh, vol. I, p. 214); la carta del Madagascar del capitano Owen la rappresenta pure circondata da un banco; colorata in azzurro. L’isola Grande Comoro ha, secondo il dottor Allan, circa 8000 piedi di altezza ed è manifestamente vulcanica; essa non è regolarmente circondata; ma dei banchi di forme e dimensioni differenti sporgono da ogni capo sulle coste ovest, sud e sud-est. All’interno di questi banchi vi sono canali profondi, spesso paralleli alla costa. Sulle coste nord-ovest i banchi sembrano attaccati alla riva. La terra presso alla costa è a picco in alcune località, ma di regola generale essa è piatta; Horsburgh dice (vol. I, p. 214) che l’acqua è molto profonda presso alla costa; questa espressione mi fa credere che alcune parti sieno sprovvedute di banchi. Da questa descrizione credo che il banco appartenga alla classe delle barriere, ma non l’ho colorato, giacchè la maggior parte delle carte che ho viste rappresentano i banchi che circondano quest’isola come assai meno estesi che intorno alle altre isole del gruppo.
Madagascar. – Le mie informazioni sono dovute principalmente alle carte pubblicate dal capitano Owen e alle descrizioni date da lui e dal luogotenente Boteler.
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