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      Sapendo che gli isolotti sono formati di roccia corallina io credo sia appena possibile esaminare questa costa senza concludere che qui esiste una scogliera frangente che è stata sollevata di alcuni piedi: la profondità non comune di 2 a 4 tese all’interno di alcuni di questi isolotti è probabilmente dovuta al fango dei fiumi, che ha impedito l’accrescimento del corallo presso alla costa. Siccome parecchie regioni di questa linea di costa sono indubbiamente frangiate di banchi viventi, così l’ho colorata in rosso. – Maleenda (3°20’ S.): nel piano del porto il capo sud sembra frangiato; e nella carta su grande scala del capitano Owen i banchi si estendono a quasi trenta miglia verso sud; colorata in rosso. Mombas (4°5’ S.): l’isola che forma il porto «è circondata di scogli di madrepore capaci di rendersi affatto impregnabili»166 (Narrat. di Owen, vol. I, p. 412). La costa del continente al nord ed al sud di Mombas è regolarmente frangiata da un banco di corallo che si trova ad una distanza di mezzo miglio ad un miglio ed un quarto dalla riva; la profondità interna del banco è di 9 a 15 piedi. Al di fuori del banco la profondità è di 30 tese ad una distanza di meno di mezzo miglio. Dalle carte apparisce che uno spazio di circa 36 miglia è qui frangiato; colorata in rosso. – Pemba (5° S.) è un’isola di formazione corallina, orizzontale e di un’altezza di circa 200 piedi (Narrat. di Owen, vol. I, p. 425); essa ha 35 miglia di lunghezza ed è separata dal continente da un mare profondo.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





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