Pagina (312/343)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Potei però procurarmi alcuni frammenti che avevano circa 3 o 4 pollici di spessore, consistevano principalmente di piccole Serpule, alcuni Balani e parecchi strati di Nullipore sottili come carta. La superficie soltanto è viva, e la massa interna è completamente costituita da corpi organici qui sopra designati, riempiuti di materia calcarea di un bianco sporco. Senza essere duro, lo strato è solido, e la sua superficie resiste ai marosi per la sua rotondità. Sopra tutta la lunghezza dell’orlo esterno della barriera trovai soltanto in un sito assai poco esteso l’arenaria esposta ai marosi. Negli oceani Pacifico ed Indiano il margine esterno e superiore del banco di corallo è, come abbiamo visto, protetto da un simile rivestimento; tuttavia in quest’ultimo caso è quasi esclusivamente formato di parecchie specie di Nullipore. Il luogotenente Nelson, nella sua stupenda memoria sulle Bermude (Geol. Trans., vol. V, parte I, p. 117) dice, che i banchi vi sono formati di masse simili di Serpule; ma ritengo che ne siano soltanto rivestiti.
      Presi informazioni presso a vecchi piloti di Pernambuco, se non vi era alcuna tradizione di un cambiamento di livello presentatosi nella barriera durante un certo spazio di tempo; ma essi furono unanimi a rispondere negativamente. Quando vi si riflette, sembra strano che, quantunque delle onde d’acqua pantanosa, caricata di sedimento, sieno lanciate notte e giorno dai venti che spirano di continuo contro gli orli scoscesi di questa diga naturale, essa siasi però conservata nello stato presente per dei secoli, forse anche per delle migliaia di anni.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





Serpule Balani Nullipore Pacifico Indiano Nullipore Nelson Bermude Geol Serpule Pernambuco