Se il principio della elezione naturale spiegherà questa ed altre ampie serie di fatti, sarà d'uopo averlo per buono. La comune opinione che ogni specie sia stata creata indipendentemente non ci dà una scientifica spiegazione di alcuno di questi fatti. Noi possiamo dire unicamente essere piaciuto al Creatore di ordinare, che i passati e presenti abitatori del mondo appaiano in un certo ordine e in certi luoghi; ch'egli impresse in loro le più straordinarie somiglianze; e li classificò in gruppi subordinati ad altri gruppi. Ma con ciò noi non acquistiamo nessuna nuova cognizione; nè colleghiamo insieme i fatti e le leggi, e non spieghiamo nulla.
Si fu la considerazione di tali vasti gruppi di fatti che m'indusse ad occuparmi del presente argomento. Quando nel mio viaggio col Beagle visitai l'Arcipelago Galapagos, situato nell'Oceano Pacifico circa cinquecento miglia dalla spiaggia dell'America del Sud, io mi vidi circondato da particolari specie di uccelli, di rettili e di piante che non esistono in nessun altro luogo. Eppure quasi tutti portavano l'impronta di un tipo americano. Nel canto dell'uccello beffeggiatore, nell'aspro stridìo del falco, nelle grandi opunzie a forma di candeliere, io scorsi a chiari segni che mi avvicinavo all'America, benchè molte miglia di oceano separassero quelle isole dal continente, dal quale pure molto differivano in clima ed in geologica costituzione. Più mirabile ancora mi parve il fatto che in quel piccolo arcipelago la maggior parte degli abitanti in ogni separata isola erano specificamente differenti, benchè fossero tra loro molto affini.
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