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      Altri autori affermano perfino che ciascuna razza domestica principale abbia avuto il suo prototipo selvaggio. Quest'ultima opinione è assai improbabile, perchè non ammette la variazione, disconosce i caratteri quasi mostruosi di certe razze, e suppone quasi necessariamente l'estinzione d'un gran numero di specie, dacchè l'uomo ha reso domestico il cane. Ma noi vediamo chiaramente che l'intervento umano non ha potuto fare scomparire, che dopo grandi difficoltà, le specie selvaggie della famiglia dei cani; anche di recente, nel 1710, il lupo esisteva in un'isola così piccola come l'Irlanda.
      Le ragioni che hanno indotto diversi autori ad affermare che i nostri cani domestici discendano da parecchie specie selvaggie sono le seguenti(6). In primo luogo le grandi differenze fra le diverse razze, ma ciò parrà di poco valore quando avremo visto quanto grandi siano le differenze fra le parecchie razze di vari animali domestici che di certo discendono da un unico antenato. In secondo luogo il fatto più importante che fino dai periodi storici più antichi che conosciamo esistevano già parecchie razze di cani, molto dissimili fra loro e somiglianti o identiche alle razze odierne.
      Scorriamo rapidamente i documenti storici. Fra il XVI secolo ed il periodo classico di Roma, i materiali sono ben pochi(7); a quest'epoca esistevano differenti razze, come il segugio, il cane da guardia, il cane da grembo, ecc.; ma la maggior parte, come fa notare il dottor Walther, non si possono con certezza riconoscere.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





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