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      Gli Indiani dell'America settentrionale incrociano i loro cani semiselvaggi coi lupi, e così li rendono ancor più selvaggi e più arditi. I selvaggi della Guiana cacciano e in parte domano ed usano i teneri cagnolini di due specie selvagge del Canis, come i selvaggi dell'Australia fanno di quelli del dingo selvatico. Il sig. Filippo King m'informa che una volta educò un dingo selvaggio a condurre il bestiame, e ciò gli riuscì di grande utilità. Da queste diverse considerazioni vediamo che non vi è difficoltà a credere, che l'uomo possa aver domesticato varie specie canine in differenti regioni. Ed invero sarebbe strano se una specie sola fosse stata addomesticata in tutto il mondo.
      Entriamo ora nei particolari. L'accurato e sagace Richardson dice: "La rassomiglianza fra i lupi dell'America del Nord (Canis lupus, var. occidentalis) e i cani domestici degli Indiani è così grande, che la taglia e la forza del lupo pare essere la sola differenza. Più d'una volta io ho scambiato una banda di lupi coi cani indigeni di quel luogo, e gli urli di ambo queste specie d'animali sono simili così, che anche l'orecchio più esercitato dell'Indiano talvolta stenta a distinguerli". Egli aggiunge che i cani più settentrionali eschimesi non sono soltanto simili di forma e colore ai lupi grigi del circolo artico, ma anche per la statura che è quasi la stessa. Il dottor Kane ha spesso osservato nei suoi cani da tiro gli orecchi obliqui (carattere a cui alcuni naturalisti attribuiscono grande importanza), la coda bassa, lo sguardo feroce del lupo.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





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