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      Un accurato osservatore, il Rengger(21), fornisce ragioni per credere che, quando gli Europei entrarono per la prima volta in America, rinvenissero un cane addomesticato senza peli; nel Paraguay alcuni di questi cani sono muti, e Tschudi(22) assicura che essi soffrono il freddo sulle Cordigliere. Questo cane ignudo è tuttavia affatto distinto da quello che si conserva negli antichi cimiteri peruviani, descritto dallo Tschudi sotto il nome di Canis Incae, il quale afferma che tollera bene il freddo e che abbaia. S'ignora se queste due distinte razze di cani discendano da specie indigene, e si è supposto che quando l'uomo la prima volta immigrò nell'America, abbia condotto seco dal continente asiatico dei cani che non abbaiavano; ma questa opinione è poco probabile, perchè, come abbiamo visto, gli indigeni nella loro marcia dal nord hanno addomesticato almeno due specie di Canidae dell'America settentrionale.
      Nel Vecchio Mondo alcuni cani europei somigliano molto al lupo, così il cane da pastore delle pianure dell'Ungheria è bianco e bruno-rossastro, ha il naso acuminato, le orecchie dritte e corte, il pelo ruvido, la coda folta e rassomiglia al lupo talmente, che il sig. Paget, il quale diede questa descrizione, dice aver visto un Ungherese scambiare un lupo per uno dei suoi propri cani. Anche Jeitteles constata l'intima somiglianza del cane ungherese col lupo. I cani da pastore dell'Italia debbono anticamente aver avuta molta somiglianza coi lupi, imperocchè Columella (VII, 12) consiglia di preferire i cani bianchi, aggiungendo Pastor album probat, ne pro lupo canem feriat.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





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