Si narra di parecchi incrociamenti naturali fra i cani ed i lupi, e Plinio asserisce che i Galli attaccavano le cagne nei boschi, acciocchè s'incrociassero coi lupi(23). Il lupo europeo differisce leggermente da quello dell'America del Nord, ed è stato considerato da molti naturalisti come una specie distinta. Il lupo comune dell'India è anch'esso da alcuni considerato come una terza specie, ed ivi si può constatare una notevole somiglianza fra i cani pariah di certe regioni dell'India e il lupo dello stesso paese(24).
In quanto agli sciacalli, Isidoro Geoffroy Saint-Hilaire(25) dice, che non si nota una differenza costante fra la loro struttura e quella delle più piccole razze di cani. I costumi sono a un dipresso gli stessi; gli sciacalli domati, quando sono chiamati dal padrone, dimenano la loro coda, abbaiano e si rinversano sul dorso; fiutano gli altri sotto la coda ed erigendo una gamba urinano di fianco; si rotolano sul carcame o sugli animali che hanno ucciso; e finalmente, quando sono eccitati, corrono in cerchi, o descrivono la figura dell'otto colla coda tra le gambe(26). Un numero di distinti naturalisti dal tempo di Güldenstädt a quello di Ehrenberg, Hemprich e Cretzschmar, si espressero favorevolmente intorno alla somiglianza degli sciacalli coi cani semidomestici dell'Asia e dell'Egitto. Così, ad esempio, il Nordmann dice: "Les chiens d'Awhasie rassemblent étonnamment à des chacals". Ehrenberg(27)afferma che i cani domestici del basso Egitto e certi cani mummificati hanno per loro tipo selvaggio una specie di lupo indigeno, il C. lupaster; mentre i cani domestici della Nubia e certi altri cani mummificati hanno una strettissima relazione colle specie selvagge della medesima contrada, come il C. sabbar, il quale non è altro che una varietà dello sciacallo comune.
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