È noto a tutti che le varie razze differiscono ancora tra loro nella perfezione dei sensi, nell'indole, e nelle loro abitudini ereditarie. Le razze hanno qualche costituzionale differenza; secondo Youatt(71), il polso varia a seconda della razza e della taglia dell'animale. Le varie razze sono a differenti gradi soggette a certe malattie. Esse si adattano ai differenti climi dove hanno lungo tempo dimorato. È noto che la maggior parte delle nostre migliori razze si deteriora nelle Indie(72). Il rev. E. Everest(73) crede che nessuno sia mai riuscito a conservare lungo tempo vivente in India il cane di Terranuova; secondo Lichtenstein(74) avviene lo stesso al Capo di Buona Speranza. Il mastino del Thibet degenera nei piani dell'India e non può vivere che nelle montagne(75). Il Lloyd(76) asserisce che i nostri cani sanguinari e alani non possono sopportare il freddo delle foreste dell'Europa settentrionale.
Vedendo come le razze canine differiscono fra loro in molti caratteri, e ricordando l'asserzione di Cuvier che i loro crani presentano delle differenze maggiori che quelli delle specie di qualsiasi genere naturale, e ricordando inoltre la stretta somiglianza che hanno le ossa di lupi, sciacalli, volpi e altri Canidi, fa meraviglia sentire a ripetere che le razze canine non differiscono in alcun carattere importante. Il professore Gervais(77), giudice altamente competente, dice: "Si l'on prenait sans e contrôle les altérations dont chacun de ces organes est susceptible, on pourrait croire qu'il y a entre les chiens domestiques des différences plus grandes que celles qui séparent ailleurs les espèces, quelquefois même les genres". Alcune delle differenze sopra citate sono per un certo rispetto di un valore relativamente piccolo, perocchè non sono il distintivo caratteristico delle razze; nessuno però pretende che tale sia il caso nei denti molari sopranumerari e nel numero delle mammelle.
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