Il dito addizionale che si trova generalmente nei mastini, e qualche differenza più importante nel cranio e nella mascella inferiore sono più o meno caratteristiche nelle varie razze. Ma non dimentichiamo che il potere predominante dell'elezione non fu applicato in tutti quei casi; noi abbiamo variabilità in alcune parti importanti, ma le differenze non furono rese stabili dalla elezione. L'uomo fa cura della forma, dell'agilità dei suoi veltri, della statura dei suoi mastini, della forza della mascella dei suoi alani, ma non cura menomamente il numero dei loro molari, delle loro mammelle e delle dita; noi non sappiamo in quale correlazione le differenze di questi organi possano essere colle altre parti del corpo, di cui l'uomo si cura. Chi ha studiato attentamente il soggetto della elezione, ammetterà che, data la variabilità della natura, l'uomo può, se gli conviene, produrre alle zampe posteriori di certe razze di cani un quinto dito, come certamente egli fa ai piedi del pollo dorking; con maggior difficoltà egli potrebbe anche probabilmente produrre un paio addizionale di denti molari nell'una o nell'altra mascella, come ha potuto aggiungere a certe razze di montoni delle corna supranumerarie; se egli desiderasse produrre una razza di cani sdentati, vi giungerebbe col mezzo del cane turco, il quale ha la dentiera imperfetta, come è giunto a produrre delle razze di buoi e di montoni senza corna.
In quanto alle cause precise e le gradazioni, per le quali le parecchie razze di cani giunsero a differire così grandemente le une dalle altre, noi, come in molte altre cose, siamo in una completa ignoranza.
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