Un esatto osservatore, W. Elliot, m'informa, a proposito di una di queste specie, F. chaus, che una volta egli presso Madras ne uccise una covata selvaggia, che erano evidentemente meticci del gatto domestico. Questi teneri animali avevano una coda folta come quella della lince, ed al lato interno dell'avambraccio la larga striscia bruna che caratterizza il F. chaus. Egli aggiunge che ha spesso osservato nell'India questo stesso distintivo nell'avambraccio dei gatti domestici. Il Blyth afferma che i gatti domestici simili in colore al F. chaus, ma non nella forma, abbondano nel Bengala, e aggiunge che questa colorazione non si nota mai nei gatti europei, le cui macchie (pallide sopra un fondo nero e simmetricamente disposte) che sono tanto comuni nei gatti inglesi, non si vedono mai in quelli dell'India. Il dott. Short ha assicurato Blyth(96), che si rinvengono ad Hansi dei meticci del gatto comune e del F. ornata (o torquata), e che molti dei gatti domestici di quella parte dell'India non si distinguono dal F. ornata selvaggio. Azara, però solamente dietro la testimonianza degli abitanti, afferma, che nel Paraguay il gatto s'incrociò con due specie native. Da questi diversi esempi si vede che in Europa, Asia, Africa ed America il gatto comune, che vive una vita più libera degli altri animali domestici, si è incrociato con varie specie selvaggie, e che in qualche caso l'incrociamento è stato abbastanza frequente da modificare i carattere della
razza.
Sia che i gatti domestici discendano da parecchie specie distinte, sia che gli accidentali incrociamenti li abbiano solamente modificati, fatto è che la loro fecondità, come è ben noto, è inalterata.
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