Desmarest ha descritto un gatto del Capo di Buona Speranza, degno di nota per una striscia rossa che gli segna la schiena. In tutto lo spazio compreso dall'Arcipelago Malese, Siam, Pegu e Burmah, i gatti hanno la coda mozza a metà, e sovente con un nodo all'estremità(100). Nell'Arcipelago delle Caroline, i gatti hanno le gambe lunghissime, ed un colore giallo-rossastro(101). Nella Cina ce n'è una razza che ha le orecchie cadenti: e a Tobolsk, secondo Gmelin, una razza rossa. Così pure in Asia vi è la razza ben conosciuta sotto il nome di Angora o persiana.
Il gatto domestico è tornato in più luoghi allo stato selvaggio; e da quanto può giudicarsi dalle brevi descrizioni, esso riprese dovunque un carattere uniforme. Alla Plata, vicino a Maldonado, ne uccisi uno che pareva affatto selvaggio; esso fu esaminato accuratamente dal Waterhouse(102) che non vi trovò nulla di rimarchevole, fuorchè la sua grande statura. Secondo Dieffenbach, nella Nuova Zelanda i gatti rinselvatichiti assumono un colore grigio screziato a guisa dei gatti propriamente selvaggi; e così pure avviene coi gatti semiselvaggi delle montagne della Scozia.
Noi abbiamo visto che paesi distinti possedono razze distinte di gatti domestici. Le differenze ponno in parte essere l'effetto del loro discendere da parecchie specie originarie, o almeno del loro incrociarsi con queste. In alcuni casi, come nel Paraguay, Mombas ed Antigua, le differenze paiono derivare dall'azione diretta di differenti condizioni di vita. In altri casi alcuni piccoli effetti pare potersi attribuire alla elezione naturale, avvegnachè i gatti in molte circostanze devono sostentare se medesimi e fuggire molti pericoli.
| |
Capo Buona Speranza Arcipelago Malese Siam Pegu Burmah Arcipelago Caroline Cina Tobolsk Gmelin Asia Angora Plata Maldonado Waterhouse Dieffenbach Nuova Zelanda Scozia Paraguay Mombas Antigua
|