Esaminando solo i ponì nostrani, si possono distinguere quelle delle isole di Shetland, di Galles, di New-Forest e di Devonshire. Altrettanto osservasi in ciascuna isola dell'Arcipelago Malese(106). Alcune razze hanno notevolissime differenze nella statura, nella forma delle orecchie, nella lunghezza della criniera, nelle proporzioni del corpo, nella forma del garrese e della groppa, e particolarmente nella testa. Si confrontino tra loro un corsiero, un cavallo da carro ed un ponì di Shetland rispetto alla grandezza, alla forma e disposizione delle parti, e si vedrà, come la differenza tra essi sia maggiore di quella che corre tra le 6 o 7 altre specie del genere Equus.
Fra i molti casi di variazioni individuali io scelsi a preferenza i più atti a caratterizzare razze particolari, e quelli abbastanza straordinari per essere considerati come mostruosità. G. Brown del collegio di agricoltura di Cirencester, che ha studiato con molta cura la dentizione dei nostri animali domestici, mi scrive di avere osservato alcune volte 8 incisivi permanenti invece di 6 in ciascuna mascella. Ordinariamente i soli cavalli maschi hanno canini, talvolta però si osservarono anche nella cavalla(107), quantunque di grandezza insignificante. Il numero delle coste è veramente 18; ma Youatt(108) asserisce di averne trovate non di rado 19 in ciascun lato, nel quale caso l'ultima era sempre la supranumeraria. È notevole il fatto, di cui parlasi nella Rig-Vêda, che cioè l'antico cavallo indiano aveva sole 17 coste; e il Pietrement(109), che rivolse l'attenzione su questo argomento, adduce varie ragioni a sostegno di quest'asserto, tanto più che ne' tempi passati gli Indiani contavano esattamente le ossa degli animali.
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