Ma noi possiamo risalire ad un tempo più remoto, giacchè nel libro più antico che si conosca, la Bibbia, leggiamo dei passi, in cui si parla di cavalle destinate alla generazione, e di stalloni, acquistati a prezzi elevati ed importati da paesi diversi(132). Sia che le diverse razze cavalline discendano da una ovvero da parecchie forme primitive, se ne può in ogni modo inferire, che i cambiamenti sono in gran parte il risultato della diretta azione delle condizioni di vita, e più della azione esercitata dall'uomo colla elezione delle differenze individuali.
In molti mammiferi ed uccelli addomesticati certi caratteri di colore sono esattamente trasmessi ai discendenti, od hanno la tendenza di ricomparire dopo essere stati lungamente perduti. Siccome più tardi vedremo, che questo argomento è assai importante, voglio descrivere diffusamente il mantello del cavallo. Tutte le razze di cavalli inglesi e molte dell'India e dell'Arcipelago Malese, quantunque diverse in grandezza ed aspetto, hanno il mantello molto simile nel grado e varietà dei colori. A quanto si dice però(133), il corsiere inglese non sarebbe mai isabellino, e siccome i cavalli isabellini e uberi non sono stimati dagli Arabi e solo buoni "da cavalcatura per gli Ebrei"(134), così sarebbe possibile, che questi colori siano stati eliminati dalla elezione lungamente continuata. I cavalli di ogni colore e di razze sì diverse come sono il cavallo da carro ed il ponì, possono essere occasionalmente pomellati(135) e precisamente come i cavalli leardi.
| |
Bibbia India Arcipelago Malese Arabi Ebrei
|