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      Cavalli di color giallo con criniera e coda bianca, che talvolta sono chiamati isabellini, non vidi mai muniti di fascie(140).
      Per ragioni che svolgerò nel capitolo intorno alla riversione, ebbi cura di vedere, ma con poco successo, se i cavalli isabellini, che sono assai più frequentemente fasciati che altri, discendano dall'incrociamento di due cavalli di cui nessuno sia isabellino. Quelli che ho interpellati in proposito sono in massima parte del parere, che uno dei genitori debba essere isabellino, e sostengono generalmente che in tal caso il colore isabellino e le fascie sono perfettamente ereditarie(141). Alla mia osservazione si offerse il caso di un ponì nato da cavalla morella e stallone baio, il quale, quando fu adulto, ebbe un mantello sauro oscuro ed una fascia spinale stretta, ma distinta. Hofacker(142) cita due casi di cavalli a mantello grigio di topo, derivanti da genitori di colorito differente, di cui nè l'uno, nè l'altro era isabellino.
      Le fascie sono in tutte le razze più distinte nel puledro che nel cavallo adulto, e si perdono generalmente alla prima muta del pelo(143). Il colonnello Poole, a quanto mi dice, è persuaso "che le fascie sono manifeste nei cavalli appena nati e diventano in seguito sempre meno distinte, finchè sia cangiato il pelo per la prima volta. Dopo di che ricompariscono evidenti quanto per lo innanzi, diventando però certamente sbiadite coll'età avanzata del cavallo". Due altre comunicazioni confermano questo sbiadirsi delle fascie nei vecchi cavalli dell'India.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





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