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      Secondo Nathusius (Schweineschädel, p. 75) esse esistono ancora in varie parti dell'Europa centrale e settentrionale; prima d'ora ogni regno(153) e quasi ogni provincia della Gran Bretagna aveva la sua razza indigena, ma attualmente esse tendono a scomparire ovunque con rapidità e ad essere sostituite da razze migliorate, incrociate col S. indicus. Il cranio delle razze del tipo S. scrofa somiglia in ciò che ha più d'importante a quello del cignale europeo; tuttavia è divenuto più alto e più largo relativamente alla propria lunghezza (Schweineschädel, p. 63-68); inoltre ha la parte posteriore più ritta. Le differenze però variano nel grado. Le razze che somigliano al S. scrofa in tutti i caratteri craniologici essenziali differiscono tra loro notevolmente per altri rapporti, così nella lunghezza delle orecchie e degli arti, nella curvatura delle coste, nel colore, nello sviluppo del pelo, nella statura e nelle proporzioni del corpo.
      Il Sus scrofa selvaggio ha una distribuzione estesissima; secondo le determinazioni osteologiche di Rütimeyer, esso abita l'Europa e l'Africa del Nord; e secondo Nathusius anche l'Indostan. Però i cignali selvaggi che abitano questi diversi paesi diversificano tanto tra loro nei caratteri esterni, che alcuni zoologi ne fecero specie diverse. Perfino entro l'Indostan il Blyth ha distinto nelle varie regioni diverse razze; nelle provincie del nord-ovest, come mi comunica il R. Everest, il cignale non oltrepassa mai l'altezza di 36 pollici, mentre nel Bengala fu misurato uno alto 44 pollici.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





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