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      Secondo gli studi di Blyth(184), differisce ancora per la sua configurazione generale, forma delle orecchie, punto di partenza della giogaia, curvatura tipica delle corna, maniera di portare la testa durante il riposo, per le variazioni ordinarie del colore, e sopra tutto per la presenza frequente ai piedi di segni analoghi a quelli dell'antilope nilgau, e pel fatto che alla nascita dei giovani i denti hanno già perforate le gengive. Essi differiscono intieramente nelle abitudini e nella voce. Il bue a gobba dell'India cerca raramente l'ombra, e non va mai nell'acqua, come usa quello di Europa, che vi si immerge fino a mezza gamba. Esso è rinselvatichito in certe parti dell'Oude e del Rohilcund, e può mantenersi nelle regioni infestate dalle tigri. Esso ha dato origine a parecchie razze, differenti molto per la statura, presenza di una o due gobbe, la lunghezza delle corna e per altri caratteri. Blyth conchiude con calore, che vi è una differenza specifica fra i buoi a gobba e gli ordinari. Se consideriamo il numero delle differenze nella conformazione esterna, nei costumi, nelle particolarità osteologiche, e in molte parti che non hanno dovuto probabilmente essere modificate dalla domesticazione; si può affermare, non ostante il parere contrario di qualche naturalista, che queste due categorie di bestie bovine debbano ritenersi due specie distinte.
      Le razze europee del bestiame non gibboso sono numerose. Il prof. Low conta 19 razze inglesi, delle quali poche solamente sono identiche a quelle del continente.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





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