Ha labbro superiore fortemente ritirato in addietro, le narici largamente aperte e poste molto in alto, gli occhi si portano in fuori, e le corna sono grandi. Ha il collo corto e camminando porta la testa bassa. Comparando gli arti anteriori coi posteriori, questi sembrerebbero più lunghi del consueto. I loro denti incisivi scoperti, il capo corto, le loro narici rivolte all'insù danno a questa razza un aspetto ridicolo. Il prof Owen ha descritto il cranio, che io ho presentato al collegio dei chirurghi(217); "esso è notevole pel poco sviluppo delle ossa nasali, degli intermascellari, e della parte anteriore della mascella inferiore, che si ricurva all'insù per mettersi a contatto colla superiore. Le ossa nasali non hanno che il terzo della lunghezza ordinaria, ma conservano quasi la larghezza normale. Fra esse, i frontali ed i lacrimali vi è uno spazio vuoto triangolare, ed i lacrimali si articolano cogli intermascellari, per cui non vi può essere contatto fra i mascellari superiori ed i nasali". È quindi cangiata assai la connessione di alcune ossa. Si possono notare anche altre differenze; come sarebbe che il piano dei condili è alquanto modificato e il margine terminale degli intermascellari forma un arco. Infatti, paragonando il cranio con quello del bue comune, quasi nessun osso ha la stessa forma, ed il cranio nel suo complesso ha un'apparenza affatto diversa.
Azara fu il primo che diede un breve ragguaglio di questa razza fra gli anni 1783-96. Don F. Muniz di Luxan, che prese per me degli schiarimenti su questo subbietto, mi dice che nel 1760 quest'animale si teneva a Buenos-Ayres come una curiosità. S'ignora l'origine esatta, ma deve essere stata posteriore al 1552, epoca della prima introduzione del bue.
| |
Owen Muniz Luxan Buenos-Ayres
|