Egli è quasi certo che un nutrimento abbondante, continuato per molte generazioni, modifica direttamente la statura di una razza(219). L'azione del clima sulla spessezza della pelle e dei peli è ugualmente certa, così Roulin assicura(220) "che nei Llanos caldi le pelli dei buoi selvaggi sono sempre più leggiere che quelle degli animali nati sugli altipiani di Bogota, e che queste pelli sono anche meno pesanti e meno fornite di peli che quelle del bue rinselvatichito sulle alture di Paramos". Si è osservata la stessa differenza fra le pelli dei buoi allevati nelle fredde isole di Falkland, o nei Pampas temperati. Secondo Low(221), il bue abitante le parti più umide dell'Inghilterra ha il pelo più lungo e il cuoio più spesso che gli altri buoi inglesi. Comparando il bue migliorato delle nostre stalle colle razze selvaggie, o comparando le razze delle montagne con quelle del piano, egli è evidente che una vita attiva, richiedendo il libero uso ed esercizio delle membra e dei polmoni, deve modificare le forme e le proporzioni del corpo intiero. Egli è probabile, che qualche razza, come la semimostruosa razza dei niata, e qualche particolarità, come sarebbe la mancanza delle corna, ecc., siano apparse ad un tratto in seguito a ciò che noi nella nostra ignoranza chiamiamo variazione spontanea; ma nondimeno anche in questo caso è necessaria una certa elezione grossolana, e gli animali così caratterizzati devono almeno parzialmente essere separati dagli altri. Questa specie di precauzione qualche volta fu usata anche nelle regioni poco incivilite, e dove meno lo si aspettava, come nel caso dei niata, dei chivo e dei buoi senza corna dell'America del Sud.
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