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      Le corna, quando sono numerose, nascono da una cresta dell'osso frontale che è rilevata in un modo speciale. La moltiplicità delle corna è generalmente accompagnata da un collo lungo e grossolano(230); questa correlazione non è però invariabile, perchè io so dal Forbes che i montoni spagnuoli nel Chili rassomigliano nel loro vello ed in tutti gli altri caratteri alla razza madre dei merini, tranne che invece di due corna ne hanno quattro. L'esistenza di un paio di mammelle è un carattere generico del genere Ovis, come eziandio delle forme vicine; nullameno l'Hodgson ha notato che questo carattere non è assolutamente costante, anche nei veri montoni, perchè egli ha una volta riscontrato nei cagias (razza domestica del basso Himalaya) degli individui portanti quattro capezzoli(231). Questo caso è notevole, perocchè, allorquando un organo, o una parte, si trova in numero minore comparativamente allo stesso organo o parte dei gruppi affini, per solito va soggetto a poca variazione. Le tasche interdigitali sono state risguardate come un carattere generico del montone, ma il Geoffroy(232) ha dimostrato che queste tasche mancano in qualche razza.
      Si nota nei montoni, che i caratteri acquistati manifestamente sotto l'azione della domesticità, mostrano una grande tendenza a rendersi stabili esclusivamente nel sesso maschile, o almeno a svilupparsi assai più in questo sesso, che nell'altro. Così, in molte razze, le corna mancano nelle pecore, però ciò si verifica qualche volta nelle femmine del muffione selvaggio.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





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