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      Il margine posteriore della lamina quadrangolare rilevata dell'occipite (280), in luogo di essere troncato debolmente prominente come nel coniglio selvaggio, è appuntato nel coniglio a orecchie pendenti (fig. 9, 0). Relativamente alla grandezza del cranio, le apofisi mastoidee sono generalmente più grosse che nel coniglio selvaggio.
     
     
      Fig. 10. Foro occipitale in grandezza naturale, A di coniglio selvaggio, B di grande coniglio ad orecchie pendenti.
     
      Il foro occipitale (fig. 10) presenta qualche differenza notevole; nel coniglio selvaggio il margine inferiore fra i condili è escavato fortemente e quasi ad angolo, e il margine superiore porta un profondo intaglio quadrangolare, per cui l'asse verticale supera il trasversale. Nei conigli a orecchie pendenti è l'asse trasversale che supera il longitudinale, stantechè nessuno di questi crani ha il margine inferiore così profondamente escavato fra i condili; cinque non avevano alcuna traccia del taglio quadrato superiore; tre avevano il taglio leggermente tracciato, e due l'avevano assai bene sviluppato. Queste differenze, nella forma del foro occipitale, sono notevoli, perchè questo foro dà passaggio ad un organo così importante com'è il midollo spinale, sebbene la forma di questo non sia determinata da quella del canale nel quale passa.
      In tutti i crani di conigli a orecchie pendenti, il meato uditivo osseo è notevolmente più grande che nelle specie selvaggie. Sopra un cranio avente pollici 4,3 di lunghezza, sorpassante appena in larghezza il cranio di un coniglio selvaggio (lungo pollici 3,15), il diametro maggiore del meato era esattamente del doppio.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426