L'orifizio è più compresso, il suo margine interno è più elevato che l'esterno, e nel complesso il meato uditivo è portato più avanti; e siccome allevando questi conigli si cerca sopratutto la lunghezza delle orecchie, il loro ripiegamento e la loro giacitura sulle guancie, così non vi può esser dubbio che le modificazioni nella grandezza, forma e direzione del meato uditivo non siano dovute alla elezione continuata di individui aventi le orecchie viepiù grandi. L'influenza delle orecchie esterne sul meato uditivo si vede assai bene sui crani dei conigli ad una orecchia pendente (vedi fig. 5), nei quali una delle orecchie essendo diritta e l'altra, che è la più lunga, pendente, appare manifestamente la differenza di questi crani nella forma e nella direzione dei due meati uditivi. Ma ciò che è più interessante si è, che la cangiata direzione e l'aumento di grandezza del meato uditivo hanno leggermente modificato da una stessa parte la conformazione del cranio intiero. Io do qui (fig. 11) il disegno del cranio d'un coniglio ad una orecchia pendente, sul quale si può notare che la sutura fra le ossa parietali e frontali non è perpendicolare all'asse longitudinale del cranio. L'osso frontale sinistro si prolunga più in avanti del destro, e i margini anteriore e posteriore dell'arcata zigomatica sinistra sono più in avanti che dalla parte opposta. Anche la mascella inferiore ha subito un cambiamento; i condili cioè non sono perfettamente simmetrici, trovandosi il sinistro un po' più avanti che il destro.
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