Parecchi dei maggiori conigli a orecchie pendenti, dei quali io aveva preparato lo scheletro, essendo colorati quasi come il lepre, e siccome questo e i conigli sono stati recentemente incrociati in Francia, si poteva supporre che qualcuno dei caratteri da noi descritti fosse il risultato di un incrociamento antico col lepre. Io ho pertanto esaminati dei crani di lepre, ma senza trovare alcuno schiarimento sulle particolarità del cranio dei grandi conigli. Il fatto di questa colorazione non è meno interessante, perchè conferma la legge che le varietà di una specie rivestono sovente i caratteri d'altre specie dello stesso genere. Io ho potuto ancora constatare, comparando il cranio di dieci specie di lepri al Museo Britannico, che essi differiscono fra loro negli stessi punti principali che le razze domestiche del coniglio, cioè, per le proporzioni generali, la forma e le dimensioni delle apofisi sopraorbitarie, la forma dell'estremità libera dell'osso malare, e per la direzione della sutura che separa le ossa parietali e frontali. Inoltre, due caratteri eminentemente variabili nel coniglio domestico, il contorno del foro occipitale e la configurazione della lamina rettangolare elevata dell'occipite, erano parimenti variabili in due casi della stessa specie di lepre.
Fig. 12; Atlante (grandezza naturale) superficie inferiore veduta obliquamente. Figura sinistra, coniglio selvaggio. Figura destra, grande coniglio a orecchie pendenti, color di lepre; a apofisi sopra-mediana, b apofisi infra-mediana.
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