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      Trovato alla stato naturale, il barbo sarebbe certamente collocato in un genere nuovo che si creerebbe appositamente per riceverlo. Il suo corpo è un po' più grosso di quello del torraiuolo, ma il suo becco è più corto di oltre 0,2 di pollice, e nondimeno è più grosso in senso verticale ed orizzontale. I rami della mascella inferiore essendo curvati in fuori, la bocca è internamente molto larga, e nel rapporto di 0,6 a 0,4 a quella del torraiuolo. Tutta la testa è larga. La pelle sopra le narici è turgescente, e diventa leggermente caruncolosa solamente negli uccelli adulti; la pelle nuda invece che circonda gli occhi è larga e molto caruncolosa. Essa si sviluppa qualche volta in maniera che un uccello appartenente al signor Harrison Weir non poteva che a fatica discernere il nutrimento che stava per terra. In un individuo le palpebre erano quasi il doppio di quelle del torraiuolo. Le zampe sono forti e grosse, e proporzionatamente piuttosto più corte che nel terraiuolo. La livrea è ordinariamente oscura ed uniforme. Si può dunque, riassumendo, riguardare il barbo come un messaggiere a becco corto, essendo relativamente a questo ciò che il tronfo dell'Aldrovandi è al colombo runt comune.
     
      GRUPPO III.
     
      Questo gruppo è artificiale, e comprende molte forme eterogenee distinte. Esso può essere caratterizzato, perchè nei campioni ben marcati delle differenti razze il becco è più corto che nel torraiuolo, e perchè la membrana che circonda gli occhi non è molto sviluppata.
     
      Razza V. - COLOMBO PAVONE.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





Harrison Weir Aldrovandi