La questione di cui dobbiamo occuparci, è di sapere se dopo la prima domesticazione del piccione operata dall'uomo, siano apparsi dei caratteri nuovi, numerosi ed importanti. Secondo la comune opinione, la variabilità è dovuta al cangiamento delle condizioni esterne; secondo la teoria del Pallas invece, la variabilità o l'apparizione di nuovi caratteri si deve ad un effetto misterioso dello incrociamento di due specie, delle quali nessuna possiede i caratteri in questione. In alcuni pochi casi è ben possibile che delle razze ben marcate siano state prodotte da un incrociamento; un barbo, per esempio, potrebbe essere il prodotto di un incrociamento tra un messaggiere a lungo becco, avente un largo cerchio di pelle verrucosa attorno agli occhi, ed un piccione a becco corto. Che alcune razze siano state modificate in qualche grado dagli incrociamenti, e che certe varietà di tinta peculiare provengano da incrociamenti fra varietà diversamente colorate, può concedersi come cosa quasi certa. Secondo la teoria che le diverse razze debbano le loro differenze caratteristiche alla discendenza da specie distinte, dobbiamo per conseguenza ammettere che in qualche parte esistano, od abbiano esistito otto o nove, o più probabilmente una dozzina di specie, attualmente estinte allo stato selvaggio, che abbiano avuto tutte le stesse abitudini di appollaiarsi e nidificare sulle roccie e di vivere in società. Ma se si considera con quale cura nel mondo intero siano stati raccolti i piccioni selvaggi, e com'essi attirino assai l'attenzione, sopratutto se abitano tra le roccie, non è probabile che otto o nove specie, già da tempi remoti addomesticate, e che quindi devono abitare un paese da lungo tempo conosciuto, possano ancora esistere allo stato selvaggio ed essere sfuggite agli ornitologi.
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Pallas
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