Ho detto che l'incrociamento di ciascuna razza col torraiuolo dovrebbe essere succeduto nel corso di dodici o tutt'al più di venti generazioni, perchè non vi è motivo di credere che una progenitura incrociata ritorni al tipo di uno dei suoi antenati dopo un numero maggiore di generazioni. Se una razza fu incrociata una sola volta, la tendenza alla riversione nelle successive generazioni diminuisce a misura che decresce la proporzione del sangue della razza straniera; ma se non vi è stato incrociamento con una razza distinta e se nei due genitori sussiste una tendenza alla riversione verso un carattere già da lungo tempo perduto, questa tendenza, dopo quanto abbiamo potuto constatare, potrà essere trasmessa intieramente per un numero infinito di generazioni. Questi due casi distinti di riversione sono stati spesso confusi insieme dagli autori che hanno scritto sull'eredità.
Considerando, da un lato, l'improbabilità delle tre supposizioni che abbiamo discusso, e, dall'altro lato, la semplicità colla quale si spiegano i fatti mediante il principio della riversione, potremo conchiudere, che l'apparizione accidentale in tutte le razze (sia nelle riproduzioni pure, sia principalmente negli incrociamenti) di prodotti azzurri, qualche volta scaccheggiati, con due fascie sulle ali, col groppone bianco o azzurro, con una fascia all'estremità della coda e colle timoniere esterne orlate di bianco, fornisce un argomento di molta importanza in favore dell'opinione che tutte le razze discendano dal torraiuolo (C. livia), comprendendo sotto questo nome anche le tre o quattro varietà o sottospecie selvaggie che più sopra abbiamo menzionato.
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