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      Secondo l'analogia cogli altri animali domestici, in tali circostanze, dobbiamo aspettarci di trovare in essi una somma maggiore di variabilità individuale che non nel colombo selvaggio, ciò che appunto succede. La mancanza di moto tende a ridurre le proporzioni delle zampe e degli organi del volo, e in seguito alla correlazione di accrescimento, ne sarà modificato anche il becco. Da quello che accidentalmente vediamo accadere nelle nostre colombaie, possiamo ritenere che, durante la lunga serie di generazioni che trascorsero dopo il primo addomesticamento del colombo, abbiano dovuto talvolta manifestarsi delle variazioni repentine, come la comparsa di un ciuffo sulla testa, di piume sulle zampe, d'una nuova gradazione di colore, di penne sopranumerarie nelle ali o nella coda. Simili variazioni sarebbero al presente respinte come difetti, e nell'allevamento dei piccioni regna un tale mistero, che i dettagli relativi alla comparsa di una variazione di qualche valore sono scrupolosamente tenuti celati. Anteriormente agli ultimi 150 anni non v'è speranza di vedere registrata la storia di una tale variazione. Non ne segue però che altre volte, quando i colombi erano soggetti a minori variazioni, simili anomalie sieno state sempre ripudiate. Noi ignoriamo le cause di ogni variazione brusca e apparentemente spontanea, come pure quelle delle innumerevoli leggiere differenze che nei membri di una stessa famiglia si possono incontrare; ma noi vedremo in un seguente capitolo, che le variazioni di tal natura sembrano essere il risultato indiretto di qualche cambiamento nelle condizioni esterne.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426