Questa chiamasi elezione metodica, avendo l'allevatore in vista uno scopo determinato, o di conservare un carattere effettivamente apparso, o di realizzare un miglioramento concepito prima nella sua mente.
Un'altra forma di elezione, che è assai più importante e di cui gli autori che discussero questo soggetto, appena fecero cenno, è quella che si potrebbe chiamare elezione inconscia. L'allevatore infatti sceglie i suoi uccelli inconsciamente senza intenzione e metodo, e può ottenere nondimeno, lentamente sì ma con sicurezza, un grande effetto. Mi riferisco ai risultamenti che scaturiscono dal fatto che ogni allevatore si procura dapprincipio i migliori uccelli, cerca in seguito secondo la propria abilità di produrne di migliori, vale a dire individui che più si avvicinano al tipo che al suo tempo viene ritenuto il più perfetto. Egli non cerca di modificare la razza in maniera permanente, non ha di mira un lontano avvenire, nè guarda al risultato finale che può ottenersi coll'accumulare le leggiere variazioni durante molte successive generazioni; gli basta di avere un buon tipo, ed il suo scopo è principalmente di ottenere il sopravvento sui suoi rivali nei concorsi. L'allevatore al tempo di Aldrovandi, nel 1600, che ammirava i suoi messaggieri, i suoi gozzuti od i suoi giacobini, non ha mai pensato a ciò che sarebbero i loro discendenti nel 1860; certamente stupirebbe vedendo le nostre razze attuali corrispondenti; e con ogni probabilità negherebbe, che esse siano discese dai suoi tipi tanto da lui ammirati, e potrebbe darsi, che egli non le apprezzasse tanto per la sola ragione esposta, come abbiamo veduto, nel 1765, "che cioè esse non somigliano a quelle che dalla moda erano ritenute buone". Nessuno attribuirà il lungo becco del messaggiere, il becco breve del tomboliere a corta faccia, la gamba allungata del gozzuto, il cappuccio più completo del giacobino, ecc. all'azione immediata e diretta delle condizioni esterne della vita, cambiamenti tutti che si effettuarono dopo l'epoca di Aldrovandi o molto più tardi; imperocchè queste razze, benchè siano state allevate sotto lo stesso clima, e trattate sotto tutti i rapporti in modo analogo, pure sono state modificate in diversissime ed anzi opposte direzioni.
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