La moda nell'allevamento dei piccioni dura per lunghi periodi; non si può cambiare la struttura d'un uccello così speditamente come il taglio di un abito. Non v'è dubbio che ai tempi d'Aldrovandi il gozzuto sia stato tanto più stimato, quanto più gonfiava il suo gozzo. Pure fino ad un certo punto cambia la moda. Ora si presta attenzione ad un tratto di conformazione, ora ad un altro, e certe razze sono stimate ed ammirate a seconda dei tempi o dei paesi. L'autore, che abbiamo citato, nota "che la fantasia si alza e si abbassa come il flusso e riflusso del mare; al presente nessun perfetto allevatore si presterebbe ad allevare piccioni di fantasia", eppure precisamente questi sono ora in Germania oggetto di grandissime cure. Delle razze assai stimate nell'India non hanno alcun pregio in Inghilterra. Trascurando le razze, senza dubbio esse degenerano; finchè però si mantengono nelle stesse condizioni, i caratteri una volta acquistati possono essere a lungo conservati e divenire il punto di partenza di una nuova serie di elezioni.
A questo apprezzamento dell'azione della elezione inconscia non si potrebbe opporre che gli allevatori non osservano le differenze leggierissime, nè vi dedicano alcuna cura. Conviene seguirli da vicino, per apprezzare il grado di discernimento che essi con una lunga pratica acquistarono, e per farsi un'idea del lavoro e delle cure che prodigano ai loro uccelli. Io ho conosciuto un allevatore, il quale ogni giorno pazientemente studiava i suoi uccelli, per sapere quali doveva accoppiare e quali lasciare indietro, soggetto molto difficile, a proposito del quale il signor Eaton, che ha guadagnato molti premi, dice: "Io vi consiglio segnatamente di guardarvi bene dall'allevare una troppo grande varietà di piccioni, perchè altrimenti acquisterete delle cognizioni su tutte le specie, ma nulla saprete in modo come conviene sapere". "Si possono trovare alcuni pochi allevatori, che abbiano una conoscenza generale delle diverse sorta di piccioni; ve ne hanno però molti che s'infingono di sapere ciò che non sanno". Dove egli parla esclusivamente di una sottovarietà di razza, del tomboliere a corta faccia almond, dopo aver notato che alcuni dilettanti sacrificano tutte le qualità per avere una buona testa ed un buon becco, mentre altri non hanno di mira che la livrea, aggiunge: "Alcuni giovani dilettanti troppo zelanti vogliono ottenere cinque qualità alla volta, ed in ricompensa della sollecitudine non ottengono niente di tutto". Il Blyth asserisce che anche nell'India si scelgono e si accoppiano i piccioni colla massima cura.
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