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      Non dobbiamo giudicare delle leggiere differenze che altre volte sono state apprezzate, alla stregua di quelle che attualmente si apprezzano dopo la formazione delle numerose razze, di cui ciascuna ha il suo proprio tipo di perfezione, e che i nostri concorsi numerosi tendono a mantenere uniformi. La difficoltà di sorpassare gli altri allevatori nelle razze stabilite, è già abbastanza grande per soddisfare pienamente l'ambizione dello allevatore il più energico, senza che egli cerchi di crearne delle nuove.
      Relativamente al potere della elezione si sarà forse al lettore affacciata questa difficoltà: chi fu che spinse gli allevatori a tentare la creazione di razze così bizzarre come sono i gozzuti, i pavoni, i messaggieri, ecc.? Ma appunto questa difficoltà è tolta dal principio della elezione inconscia. Nessun allevatore ha mai fatto con intenzione un tentativo di tal fatta. Ciò che è necessario ammettere si è che sia avvenuta una variazione abbastanza marcata per colpire l'occhio di qualche antico allevatore; la elezione inconscia degli individui che presentano questa variazione, continuata per moltissime generazioni, senza altro scopo che quello di gareggiare cogli altri allevatori che gli fanno concorrenza, ha compiuto il resto. A cagione d'esempio, nel caso del piccione pavone noi possiamo ammettere, che il primo stipite di questa razza avesse la coda un po' raddrizzata, come la si vede ancora in qualche runt,(370) con qualche aumento nel numero delle timoniere, come troviamo in alcuni piccioni suore.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426