(381) Azara,(382) che scriveva alla fine dello scorso secolo, racconta, che nell'interno dell'America del Sud, ove si sarebbe meno aspettato di trovare delle cure di questa natura, si allevava una razza di pelle e ossa nere, perchè essa era assai produttiva, e la sua carne si credeva buona per gli ammalati. Ora tutti coloro che si sono occupati dello allevamento dei polli sanno, come sia impossibile di mantenere le razze distinte senza avere le maggiori precauzioni per separare i sessi. Sarà azzardato lo ammettere che un tempo nei paesi poco civilizzati coloro che si sono presa la pena di conservare distinte le razze, che avevano per essi un certo valore, abbiano forse distrutti gli uccelli inferiori e conservati i migliori? Non v'è bisogno di più. Noi non pretendiamo che in tempi antichi qualcuno abbia sognato di creare una razza nuova, o di modificare una razza esistente dietro un tipo di perfezione ideale; ma coloro che si occupavano di volatili dovevano cercare di ottenere e di allevare i migliori uccelli possibili. Questa conservazione degli uccelli più perfetti doveva nel corso dei tempi modificare la razza così certamente, quantunque meno rapidamente, che non lo faccia oggidì la scelta metodica. Basta una persona su cento o anche su mille che si consacri ad un allevamento attento di questa natura, perchè i suoi prodotti diventino superiori agli altri, e tendano a formare una famiglia, le cui differenze speciali, aumentando lentamente e gradatamente, come l'abbiamo veduto nel capo precedente, finiscono per acquistare l'importanza dei caratteri di una sottorazza, o anche di una razza.
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Azara America Sud
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