Noi lo vediamo chiaramente nell'India, dove il genere Gallus abita ai piedi dell'Himalaia, ed è rimpiazzato più in alto dal Galluphasis, e più in su ancora dal Phasianus. Come patria di specie sconosciute del genere l'Australia e le sue isole sono fuori di questione. Sarebbe inoltre tanto poco probabile di trovare dei Gallus nell'America del Sud,(398) come d'incontrare degli uccelli mosca nell'antico mondo. Giudicando dai caratteri che offrono gli altri gallinacei africani, è assai poco probabile che il Gallus sia un genere africano. È inutile di cercare nelle parti occidentali dell'Asia, perchè il Blyth e Crawfurd, che si sono occupati di questa questione, dubitano che il genere Gallus abbia esistito allo stato selvaggio così lontano verso l'ovest, come la Persia. Sebbene i primi autori greci parlino del gallo come di uccello persiano, ciò probabilmente non indica che la linea d'importazione. È verso l'India, l'Indo-Cina e le parti settentrionali dell'Arcipelago Malese che noi dobbiamo rivolgere le nostre ricerche per scoprire delle specie sconosciute. Le parti meridionali della Cina sembrano le più favorevoli, ma come osserva il Blyth, già da lunghissimo tempo si esportano dalla Cina molte pelli, e si conservano in questo paese molti uccelli viventi entro gabbie, per cui una specie indigena di Gallus probabilmente non ci sarebbe rirnasta sconosciuta. Secondo alcuni brani di una Enciclopedia cinese, pubblicata nel 1609, ma compilata dietro documenti più antichi, e di cui devo la traduzione al Birch del Museo Britannico, risulta che i galli sono prodotti dell'ovest, introdotti all'est (vale a dire la Cina) sotto una dinastia regnante 1400 anni avanti Cristo.
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