Queste singolari prominenze, nelle quali il cervello non penetra, sono separate da un profondo solco mediano, nel quale si trovano alcuni piccoli fori. Le ossa nasali sono alquanto divaricate, e le loro apofisi interne, come le branche ascendenti degli intermascellari sono accorciate e rialzate. Le due prominenze sostenevano senza dubbio i due prolungamenti a forma di corno del pettine (fig. 36).
Vediamo dunque da ciò che si è detto, come alcune ossa del cranio possano variare nelle razze di galli a ciuffo. La protuberanza, non somigliando a cosa alcuna che si osservi nella natura, può certamente, in un certo senso, essere considerata come una mostruosità; ma d'altra parte non essendo dannosa all'uccello, ed essendo rigorosamente ereditaria, si può appena, in un altro senso, darle questo nome. Si può stabilire una serie, cominciando dalla gallina sericea a ossa nere, la quale non ha che un piccolissimo ciuffo, ed in cui la parte del cranio che lo sopporta è sparsa solo di minime aperture. Da questo gradino passiamo agli uccelli, il cui ciuffo mediano, secondo Bechstein, riposa sopra una massa carnea, ed in cui il cranio non offre alcuna protuberanza. Voglio soggiungere ch'io ho veduto una massa carnea o fibrosa analoga sotto il ciuffo di un'anitra, il cui cranio non offriva nessuna protuberanza, ma era divenuto un po' più globoso. Infine noi arriviamo agli individui col ciuffo sviluppatissimo, nei quali il cranio è saliente, e presenta gran numero di perforazioni irregolari. Vi è ancora un fatto che prova i rapporti intimi esistenti tra il ciuffo e la protuberanza ossea del cranio, indicatomi dal Tegetmeier, ed è che se in una covata recentemente schiusa si scelgono i pulcini che hanno la maggiore protuberanza del cranio, essi sono precisamente quelli che all'età adulta presenteranno il ciuffo più sviluppato.
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Bechstein Tegetmeier
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