La presenza di queste piccole costole non è per altro un fatto molto importante, perchè tutte le vertebre cervicali portano i rappresentanti delle costole; ma il loro sviluppo nella quattordicesima cervicale, riducendo i fori nelle apofisi trasverse, rende questa vertebra uguale alla prima dorsale. L'aggiunta di queste piccole costole non influisce solo sulla quattordicesima cervicale, poichè veramente le costole della prima dorsale vera sono sprovvedute di processi, ma in alcuni scheletri, la cui quattordicesima cervicale portava piccole costole, anche il primo paio di vere costole aveva i processi bene sviluppati. Quando vediamo che la passera non ha che nove vertebre cervicali, mentre il cigno ne ha ventitre,(443) non è sorprendente che nel gallo il numero sia variabile.
Vi hanno sette vertebre dorsali, provvedute di costole; la prima non è mai anchilosata colle quattro successive, che sono generalmente fuse insieme tra di loro. In un gallo sultano per altro le due prime erano libere. In due scheletri la quinta vertebra era libera; la sesta è ordinariamente libera (come nel G. bankiva), ma alcuna volta soltanto alla sua estremità posteriore, dove è a contatto colla settima. Questa settima vertebra dorsale era in tutti gli scheletri, eccettuato quello di un gallo spagnuolo, anchilosata colle vertebre lombari. Vi sono dunque delle variazioni circa al modo con cui le vertebre dorsali mediane sono anchilosate tra loro.
Il numero normale delle vere costole è sette, ma in due scheletri di galli sultani (nei quali la quattordicesima vertebra cervicale era sprovveduta di piccole costole) ve n'erano otto paia; l'ottavo paio sembrava sviluppato in una vertebra corrispondente alla prima lombare del Gallus bankiva; l'estremità sternale dell'ultima e ottava non arrivava allo sterno.
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Gallus
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