EFFETTI DEL NON-USO DEGLI ORGANI.
A giudicare dalle abitudini dei nostri gallinacei europei, il G. bankiva allo stato selvaggio doveva valersi delle gambe e delle ali più che non lo facciano i nostri uccelli domestici che non prendono quasi mai il volo che per volare al pollaio. I galli sericeo ed arricciato non possono volare affatto in causa dello stato imperfetto delle loro remiganti, e tutto ci fa credere che queste due razze sieno antiche, così che i loro antenati per molte generazioni non avranno potuto volare. Anche i galli cocincinesi, in causa delle loro ali corte e del loro corpo pesante, possono appena salire sopra una pertica poco elevata. Si doveva quindi in queste razze, e sopratutto nelle due prime, attendersi di trovare una diminuzione notevole nelle ossa delle ali; ma ciò non si avvera. In tutti gli esemplari, dopo di aver separate e pulite le ossa, ho confrontato accuratamente tra loro le relative dimensioni in lunghezza delle due ossa principali delle ali, e feci altrettanto per le ossa principali delle gambe, comparandole alle stesse parti del G. bankiva, e, ad eccezione del tarso, trovai esattamente le stesse proporzioni. È questo un fatto curioso, perchè dimostra, come le proporzioni di un organo possano fedelmente conservarsi per una lunga serie di generazioni. In seguito ho confrontato la lunghezza del femore e della tibia con quella dell'omero e dell'ulna e poi queste ossa colle corrispondenti del G. bankiva e trovai il risultato che in tutte le razze (eccettuato il gallo saltatore di Burma che ha le gambe mostruosamente corte) le ossa delle ali erano un po' accorciate relativamente alle ossa della gamba; ma questa diminuzione era così leggera che forse è dipenduta da ciò che il G. bankiva, impiegato come termine di confronto, aveva per avventura le ali alquanto più lunghe del solito.
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Burma
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