Lo Sclater,(465) avendo esaminato questo uccello, trovò che, in confronto alla gallina d'acqua europea (G. chloropus), le ali, lo sterno e le ossa coracoidee sono ridotte in lunghezza, e la cresta sternale in profondità. D'altra parte il femore ed il bacino sono più lunghi, il primo superando l'osso omonimo del gallo acquatico comune di quattro linee. Dunque sullo scheletro di questa specie naturale, avvennero, ad un grado un po' più pronunciato, gli stessi cangiamenti che si osservano nelle nostre anitre domestiche; ed io credo che tutti concorderanno in ammettere che, nel caso presente, tali modificazioni dipendano da una diminuzione di uso delle ali e da un aumento di quello delle gambe.
OCHE
Fra tutti gli animali che vantano un'antica domesticità, quasi nessuno subì variazioni minori dell'oca. L'antichità di quest'uccello allo stato domestico ci viene rivelata da alcuni versi di Omero, e dal fatto che le oche al Campidoglio in Roma (388 anni av. C.) erano consacrate a Giunone.(466) Il disaccordo che regna fra i naturalisti, in riguardo alla specie selvatica, ond'ella può provenire, dimostra che l'oca ha variato in certi limiti; è vero però che, in questo, la difficoltà sovra tutto dipende dalla esistenza di tre o quattro specie selvatiche europee molto affini fra loro.(467) La maggior parte degli osservatori competenti rannodano le nostre oche domestiche all'oca selvatica (A. ferus), i piccoli della quale sono domesticati facilmente.(468) Questa specie, incrociata coll'oca domestica, produsse, nel 1849, al Giardino zoologico, dei meticci perfettamente fecondi.
| |
Sclater Omero Campidoglio Roma Giunone Giardino
|