Da pochissimo tempo fu costituita una razza, nella quale le piume della parte posteriore della testa e del collo sono rovesciate.(473) Il becco varia alquanto in grandezza, ed offre una tinta più gialla che non nell'oca selvatica; tuttavia il suo colore e quello delle zampe, sono leggermente variabili.(474) Quest'ultimo punto è importante, perchè il colorito di tali organi è molto utile per distinguere le varie forme selvatiche, affini fra loro.(475) Ai nostri concorsi furono esposte due razze, l'una di Embden, l'altra di Tolosa, le quali non differivano assolutamente che per il colore.(476) Recentemente venne importata da Sebastopoli(477) una singolare varietà, di cui il Tegetmeier mi ha spediti due esemplari, e che si rende notevole per le penne scapolari allungatissime, arricciate ed anche attorcigliate a spira. I margini di queste penne hanno un aspetto lanuginoso in seguito alla divergenza delle barbe e delle barbicelle, e rassomigliano alquanto a quelle che guerniscono il dorso del cigno nero australese. Esse sono ancora notevoli per il fusto centrale eccessivamente debole, trasparente e quasi diviso in sottili filamenti, che, distinti per un certo tratto, si saldano poscia insieme. È un fatto singolare che questi filamenti sono guarniti regolarmente e da ciascun lato di una fina lanugine o da barbule, identiche a quelle che si veggono sulle vere barbe delle penne. Codesta struttura delle piume si trasmette ai meticci. Nel Gallus Sonneratii le barbe e le barbicelle si saldano insieme, formando così delle sottili lamine cornee della stessa natura del fusto; in questa varietà dell'oca la rachide si divide in filamenti che portano barbicelle e somigliano per conseguenza alle vere barbe della penna.
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Embden Tolosa Recentemente Sebastopoli Tegetmeier Gallus Sonneratii
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