I maschi dei Bombicidi selvatici "volano rapidamente il giorno e la sera, ma d'ordinario le femmine sono apatiche ed inattive".(523) In molte farfalle di questa famiglia le femmine presentano le ali atrofizzate; peraltro non si conosce alcun esempio di maschi inetti a volare, nel qual caso la specie correrebbe pericolo di non poter perpetuarsi. Nel bombice del gelso i due sessi hanno ali imperfette e gualcite, nè sanno volare; ma nullameno resta una traccia della distinzione caratteristica fra i due sessi, imperocchè, quantunque non si scorga divario nello sviluppo delle ali dei maschi e delle femmine, pure so da madama Whitby che nelle farfalle allevate da lei i maschi si servivano delle ali più che nol facessero le femmine, e poteano svolazzare alquanto, però solo d'alto in basso. Essa ebbe inoltre ad osservare che, all'uscire dal bozzolo, le ali delle femmine erano meno spiegate che quelle dei maschi. D'altra parte, il grado d'imperfezione delle ali varia d'assai nelle diverse razze, secondo le circostanze. Il Quatrefages(524) riferisce di aver visto molte farfalle colle ali ridotte al terzo, al quarto od al decimo delle loro dimensioni normali, talvolta ancora simili a brevi e diritti moncherini: "il me semble qu'il y a là un véritable arrêt de développement partiel". In altro luogo egli descrive le farfalle femmine della razza Andrea-Giovanni come avessero "leurs ailes larges et étalées. Un seul présente quelques courbures irrégulières et des plis anormaux". Qual ch'ella siasi, la stessa causa per cui le farfalle di ogni genere, provenienti da bruchi selvaggi e sbocciate allo stato captivo, hanno spesso le ali ridotte, la causa, dico, agì probabilmente sul bombice del gelso, però sembra che una parte l'abbia avuta il non-uso delle ali continuato per molte generazioni.
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