Il frumento assume prontamente nuove abitudini di vita; Linneo avea classificato, come specie distinte, i frumenti d'estate e d'inverno. Ma il Monnier(568) ha dimostrato che tali differenze non sono che temporanee. Egli seminò in primavera il frumento d'inverno, e quattro sole piante su cento dettero dei grani maturi; questi, seminati e riseminati, dopo tre anni diedero delle piante, i cui semi maturarono tutti. Per lo contrario, tutte le piante allevate dal frumento di estate, ma seminate in autunno, perirono pel gelo; però alcune poche si salvarono, maturarono i semi, e in capo, a tre anni la varietà d'estate era convertita in quella d'inverno. Non è quindi sorprendente che il frumento finisca per acclimatizzarsi fino ad un certo punto, e che dei semi importati da lontane regioni e seminati in Europa, vegetino dapprima ed anche per un tempo considerevole(569) in modo diverso dalle nostre varietà europee. Nel Canadà, i primi coloni, secondo Kalm,(570) trovarono l'inverno troppo rigido pel frumento d'inverno che essi avevano seco trasportato dalla Francia, e le estati sovente tropo brevi per quello d'estate, e credevano impossibile il coltivare questo cereale nel paese fino a che non si fossero procurati del frumento d'estate dalle parti settentrionali dell'Europa, che riusciva assai. bene. È noto che la quantità del glutine varia assai col clima, il quale influisce rapidamente anche sul peso del grano. Il Loiseleur-Deslongchamps(571) seminò nei contorni di Parigi cinquantaquattro varietà che aveva ricevuto dal mezzodì della Francia e dal Mar Nero, e cinquantadue di esse diedero dei semi che erano dal 10 al 40 per 100 più pesanti dei semi materni.
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