Molti autori sostengono che la fecondazione abbia luogo nel fiore chiuso, ma secondo le mie osservazioni ciò certamente non succede, almeno nelle varietà che io esaminai. Siccome però dovrò ritornare su questo soggetto in un'altra opera, posso lasciarlo per ora da parte.
Per conchiudere, tutti gli autori ammettono l'esistenza di numerose varietà di frumento; ma le differenze tra queste sono insignificanti, a meno che le così dette specie non siano considerate come varietà. Coloro che credono alla esistenza primitiva di quattro a sette specie di Triticum selvatico, allo stato medesimo in cui le troviamo oggi, basansi precipuamente sulla grande antichità delle varie forme.(574) È un fatto interessante che abbiamo imparato a conoscere recentemente dalle ammirabili ricerche di Heer,(575) che gli abitanti della Svizzera, già nell'epoca neolitica, non coltivavano meno di dieci cereali, tra cui cinque qualità di frumento, delle quali quattro sono ordinariamente distinte come specie; tre di orzo; un Panicum ed una Setaria. Se si potesse provare, che fin dai primordi dell'agricoltura si coltivassero 5 sorta di frumento e 3 di orzo, noi dovremmo considerare queste forme quali specie distinte. Ma, come l'osserva lo Heer, già all'epoca delle abitazioni lacustri, l'agricoltura aveva fatto dei grandi progressi, perchè oltre i dieci cereali, si coltivavano ancora i piselli, i papaveri, il lino, e probabilmente anche i pomi. Dal fatto che una varietà di frumento è detta egiziana, e da quanto si sa della patria del Panicum e della Setaria, come anche della natura delle erbe che stanno frammiste al grano, possiamo inferire che gli abitanti lacustri o aveano conservati dei rapporti commerciali con alcuni popoli meridionali, od erano essi stessi come coloni venuti dal mezzodì.
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