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      Loiseleur-Deslongchamps(576) oppose che, se i nostri cereali fossero stati modificati notevolmente dalla coltivazione, sarebbe avvenuto altrettanto anche delle erbe che crescono insieme a loro. Ma questo argomento mostra come sia stato completamente trascurato il principio della elezione. Che tali mal'erbe non abbiano variato, nè variino ora in grado straordinario, è l'opinione di H. C. Watson e Asa Gray, da essi stessi comunicatami; ma chi può asserire che non variino quanto le piante individuali di una medesima sottovarietà di frumento? Noi abbiamo già visto che le varietà pure di frumento, coltivate in uno stesso campo, presentano molte leggere variazioni che si possono scegliere e propagare a parte; e che compaiono accidentalmente delle variazioni più marcate, le quali, come lo ha mostrato Shirreff, meritano essere divulgate su vasta scala. Finchè non siasi rivolta uguale attenzione alla variabilità ed elezione delle mal'erbe, l'argomento tratto dalla loro costanza durante una coltura non intenzionata manca di qualsiasi valore. La elezione ci spiega, come gli organi della vegetazione differiscano sì poco nelle diverse varietà coltivate di frumento; poichè se apparisse una pianta con foglie particolari, essa passerebbe inosservata, se nello stesso tempo i grani del frumento non fossero superiori in grossezza e qualità. La scelta dei grani del frumento fu bene raccomandata(577) nei tempi antichi da Columella e Celso. imperocchè, come dice Virgilio:
      Ma d'ogni cura e d'ogni studio ad onta


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





Watson Asa Gray Shirreff Columella Celso Virgilio