Una sesta qualità, il T. spelta comune, fu introdotta in Isvizzera solamente all'epoca del bronzo. Dell'orzo, oltre la forma a spiche corte e piccoli grani, dice che altre ancora erano coltivate, di cui una, assai rara, somiglia al nostro Hordeum distichum comune. La segala e l'avena furono importate durante l'epoca del bronzo; i semi dell'avena erano alquanto minori di quelli delle nostre varietà attuali. Il papavero era estesamente coltivato nell'epoca della pietra, probabilmente pel suo olio, ma la varietà, che allora esisteva, è al presente sconosciuta. Un pisello particolare a piccoli semi visse dall'epoca della pietra a quella del bronzo, e poi si estinse; mentre una fava, avente egualmente semi piccoli particolari, comparve all'epoca del bronzo, e durò fino al tempo dei Romani. Questi dettagli ricordano le descrizioni che danno i paleontologi intorno alla prima apparizione, alla crescente rarità e per ultimo alla estinzione delle specie fossili sepolte negli strati successivi di una formazione geologica.
Finalmente, ciascuno giudichi da sè, se sia più probabile che le differenti qualità di frumento, d'orzo, di segala e d'avena provengano da dieci a quindici specie, la maggior parte delle quali sarebbero ora ignote od estinte; oppure che discendano da quattro ad otto specie, le quali o erano molto simili alle forme attualmente coltivate, oppure troppo differenti per essere con esse identificate. In quest'ultimo caso noi dobbiamo conchiudere, che l'uomo coltivasse i cereali in un tempo assai antico, ed esercitasse già allora in un certo grado la elezione, cosa che non sembra punto improbabile.
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Isvizzera Hordeum Romani
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