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      Noi possiamo anche ammettere che, sotto l'influsso della prima coltura, i grani e le spiche si ingrossassero prontamente, nella stessa guisa che si vede le radici della carota e della pastinaca selvatiche aumentare rapidamente in volume quando si mettano in coltivazione.
     
      MAIS (Zea mays). - I botanici unanimi ammettono che tutte le forme coltivate di questa pianta appartengano alla medesima specie. Il mais è senza dubbio d'origine americana,(581) ed era coltivato dagli indigeni di tutto il nuovo continente, dalla Nuova Inghilterra fino al Chilì. La sua coltivazione risale ad un'epoca assai remota, perchè lo Tschudi(582) ne descrive due qualità oggi sconosciute od estinte nel Perù, trovate nelle tombe evidentemente anteriori alla dinastia degli Incas. Ma vi ha un'altra prova più convincente della sua antichità, ed è che lungo la costa del Perù(583) io ho trovato delle spiche (volg. pannocchie) di mais assieme a diciotto specie di conchiglie marine recenti, sepolte in un letto di sabbia che dovea essere stato sollevato a 85 piedi sul livello del mare. Conseguenza di tale antica coltura, si è che il mais diede origine ad una gran quantità di variazioni americane; ma la forma primitiva allo stato selvaggio non si è ancora scoperta. Si volle, ma su basi insufficienti, che una qualità speciale,(584) in cui i grani invece che nudi sono coperti da lische lunghe undici linee, si trovasse selvaggia nel Brasile. Egli è quasi certo che la forma primitiva dovesse avere i semi in quella guisa protetti,(585) ma i semi della varietà brasiliana, come lo appresi dal prof.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





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