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      Ma anche in questo caso la potenza dell'ereditabilità si manifesta, così che, come lo fa osservare il Metzger(603) a proposito del cavolo di Bruxelles, le variazioni non si staccano punto dalla loro sottorazza o razza principale. Ma perchè una razza si propaghi pura, occorre che non avvengano dei cambiamenti forti nelle condizioni di vita; così i cavoli non fanno testa nei paesi caldi, e la stessa cosa si è osservata di una varietà inglese, cresciuta durante un autunno caldo e molto umido nei dintorni di Parigi.(604) Anche un suolo estremamente magro agisce sui caratteri di alcune varietà.
      La maggior parte degli autori ritengono che tutte le qualità coltivate di cavoli discendano da quello selvaggio che fu trovato sulle coste occidentali di Europa; ma Alf. De Candolle,(605) basandosi su certi dati storici e su qualche altro argomento, crede più probabile ch'esse traggano origine da tre o quattro specie tra loro affini, generalmente considerate come distinte, viventi ancora nelle regioni mediterranee, ed oggi mescolate insieme. Ma, come l'abbiamo già dimostrato per gli animali domestici, il supporre una moltiplicità di origine non getta alcuna luce sulle differenze caratteristiche che si osservano nelle varie forme coltivate. Se i nostri cavoli sono i discendenti di tre o quattro specie distinte, ogni traccia di sterilità, che può aver esistito tra loro, è oggi totalmente scomparsa, poichè, se non si ha molta cura nell'impedire gl'incrociamenti tra le varietà, è impossibile conservarle distinte.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





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