Odart ammette il valore di questo carattere; vi ha però una varietà, la Maccabeo (pag. 71), la quale sullo stesso grappolo porta granelli piccoli e rotondi, nonchè altri grossi ed oblunghi. Le uve della varietà Nebbiolo (pagina 429) si riconoscono pel carattere costante "d'una leggera aderenza della sostanza carnosa contornante i semi al resto della bacca, quando la si taglia di traverso". Si accenna ad una varietà Renana (p. 228) che ama un suolo secco; i grappoli maturano bene, ma se al momento della loro maturazione cade molta pioggia, le bacche facilmente si putrefanno; d'altra parte una varietà della Svizzera (p. 243) è stimata perchè resiste bene ad una prolungata umidità. Quest'ultima varietà è tardiva nella vegetazione primaverile, ma matura per tempo il frutto; altre hanno il difetto di eccitarsi troppo al sole d'aprile, e soffrono quindi il gelo. Una varietà della Stiria (p. 254) ha i peduncoli fragili, per cui i grappoli sono facilmente staccati dai forti venti; si dice ch'essa attiri in modo speciale le vespe e le api. Altre varietà hanno i peduncoli tenaci, che resistono bene al vento. Molti altri caratteri variabili potrebbero citarsi; ma i precedenti possono bastare per farci vedere come la vite sia variabile in molti dettagli di struttura e di costituzione. Durante la malattia della vite in Francia gruppi intieri di varietà(641) soffersero assai più che altri dall'invasione dell'oidium. Così "il gruppo delle Chasselas, sì ricco di varietà, non ha offerto una sola fortunata eccezione, mentre altri, come le vecchie piante della Borgogna, sfuggirono relativamente al contagio, ed anche il Carminat resistè bene all'attacco.
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