Anche nell'India generò il gelso un gran numero di varietà. Molti botanici considerano la forma indiana come una specie distinta; ma, come osserva il Royle,(643) "la coltivazione ha prodotto una tale quantità di variazioni, che è ben difficile il decidere se appartengano tutte ad una sola specie"; esse sono, egli soggiunge, quasi tanto numerose quanto quelle del baco da seta.
GRUPPO DEGLI ARANCI. - La più grande confusione regna in questo gruppo, sia nella distinzione specifica, sia intorno all'origine delle sue varie forme. Gallesio,(644) che consacrò quasi tutta la sua vita allo studio di questo soggetto, ne riconosce quattro specie, che sono gli aranci dolci e gli amari, i limoni ed i cedri, di cui ciascuna ha prodotto numerosi gruppi di varietà, di mostruosità e di supposti meticci. Un'autorità competente(645) ritiene che queste quattro supposte specie non siano che varietà del Citrus medica selvatico, e pensa che il Citrus decumana, che non si conosce allo stato selvaggio, costituisca una specie distinta, cosa di cui dubita fortemente un altro scrittore competente in materia, il Dr Buchanan Hamilton. D'altra parte, A. De Candolle,(646) - nè saprei trovare giudice più competente, - porta prove, che a lui sembrano sufficienti, per stabilire che l'arancio (l'amaro ed il dolce gli sembrano specie dubbie), il limone ed il cedro, essendo stati trovati selvaggi, debbano essere considerati come forme distinte. Accetta, come specie incontestabile, due altre forme coltivate al Giappone ed a Java, ma parla con dubbio del cedro decumano, che varia assai e che non fu trovato selvatico; crede infine alcune forme, come il pomo d'Adamo ed il bergamotto probabilmente ibridi.
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