ALBICOCCO (Prunus armeniaca). - Si crede generalmente che questa pianta discenda da una sola specie(699) che ora trovasi selvatica nelle regioni del Caucaso. Sotto questo riguardo, le sue varietà meritano attenzione, perchè mostrano delle differenze, alle quali alcuni botanici nei mandorli e prugni hanno creduto di dover attribuire un valore specifico. La migliore monografia sull'albicocco è quella del Thompson,(700) dove sono descritte diciassette varietà. Noi abbiamo visto che i noci-peschi variano in modo assolutamente parallelo, e nell'albicocco, che spetta ad un genere molto vicino, incontriamo variazioni analoghe a quelle dei peschi come a quelle dei pruni. Le varietà differiscono assai pella forma delle loro foglie, che sono seghettate o dentellate, alcune volte fornite alla loro base d'appendici auricolari e portanti ghiandole sul picciuolo. I fiori si somigliano ordinariamente, ma sono piccoli nella varietà Masculine. Il frutto varia di grossezza, di forma, per una sutura meglio appariscente e sovente mancante, pella scorza liscia o lanuginosa come nell'albicocco-arancio; finalmente pella aderenza della polpa al nocciolo, come nella varietà ora ricordata, o per non essere aderente come nell'albicocco della Turchia. Noi vediamo in tali differenze una grande analogia colle variazioni delle pesche e delle noci-pesche; ma nel nocciolo se ne presentano di ben più importanti, perchè furono considerate aventi un valore specifico nel caso della prugna. Alcune albicocche hanno il nocciolo quasi sferico, altre molto piatto; esso è davanti ora acuto, oppure ottuso in ambedue le estremità, talvolta scanalato sul dorso o fornito di acuto spigolo ai due lati.
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Prunus Caucaso Thompson Masculine Turchia
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