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      Sageret(774) e Naudin hanno constatato che il cocomero (C. sativus) non s'incrocia con alcun'altra specie del genere; non v'è punto a dubitare quindi che esso sia specificamente diverso dal melone. Questa asserzione sembra superflua, ma il Naudin(775) ci dice che esiste una qualità di meloni, il cui frutto, sì all'esterno come all'interno, è tanto simile a quello del cocomero, che è quasi impossibile di distinguerli altrimenti che pelle foglie. Le varietà del popone sembrano essere infinite, perchè il Naudin in sei anni di studi non ne venne a fine; egli le divise in dieci sezioni, comprendenti innumerevoli sottovarietà, che s'incrociano tutte colla massima facilità.(776) I botanici hanno costituito trenta specie distinte di forme, ritenute dal Naudin quali varietà, "e non avevano ancora conoscenza alcuna della quantità di altre nuove che sono apparse più tardi". Nè è sorprendente la creazione di tante specie, se si considera che tutte queste forme trasmettono rigorosamente i loro caratteri per seme, e differiscono mirabilmente tra loro nell'aspetto: Mira est quident foliorum et habitus diversitas, sed multo magis fructuum, dice il Naudin. Il frutto essendo la parte ricercata, secondo la regola comune è quello che più si modifica. Alcuni meloni non sono molto più grandi che le prugne, altri pesano fino a sessantasei libbre. Una varietà porta un frutto scarlatto; in un'altra varietà dove non ha più d'un pollice di diametro, raggiunse alcune volte più di un metro di lunghezza, ed è contorto come un serpente.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





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